Ma quale incubo ombrone
Dopo che la locandina del tirreno aveva scritto la settimana scorsa “PAURA IN CITTA’, mi chiedevo cosa avrebbero scritto oggi. Stamani uscendo dalla porta di casa per andare a lavoro, mentre scioglievo le cuffiette bianche dell’ipod ho avuto come l’impressione di stare al mare. Le onde frangevano col fragore del mare mosso, poco sotto di me, oltre gli olivi. L’ombrone è uscito in golena, dopo altri giorni di incessante pioggia e il mare mosso alla foce che chiude come un tappo il fiume grossetano.
Pure abitando accanto al fiume, è comunque davvero lontano dal sembrare come hanno scritto la mattina dopo, “INCUBO OMBRONE”. Figuriamoci per i grossetani che affollano il centro per le feste dell’immacolata. Se qualcuno si allarma è solo per i titoli alle edicole, di quei giornalisti che rimarrano delusi quando la piena defluisce senza far danni.
Le foto sono dal ponte di istia d’ombrone nel momento di massima piena e una panoramica da casa mia. Il ponte era chiuso al traffico a causa dell’allagamento della Scansanese.