Ho ritrovato questo pianoforte in una sequenza di uno dei film più belli che ho visto quest’anno: Whiplash. Ho ricordato di averne fotografato uno uguale sotto un’arcata estiva, con i riflessi di una torrida piazza polverosa; coi cipressi che tagliavano perpendicolarmente una scala di tasti smaltati; un torchio, una fonte, un bosco e vigne in lontananza; nuvole perfette come disposte su uno spartito azzurro.
Quattro piani in uno scatto: l’interno di pietra, il paesaggio toscano riflesso, l’esterno con la fonte, e il paesaggio di tasti smaltati.Questo è lo scatto. Credo meritasse di essere recuperato dall’archivio e pubblicato nella Galleria Interni di Toscana.