Gallerie fotografiche

Panorama di un’estate torrida

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Uno scatto del tramonto torrido visto da un tornante di una strada tra Scansano e il podere Corso. Un passaggio tra colline coltivate piuttosto fuori mano ma con un panorama meraviglioso che confluisce tra la vista sull’Argentario a sud e sulla Maremma grossetana a ovest. Nella foto, la Diaccia Botrona brilla sotto Poggio Ballone e l’Isola d’Elba.

La strada per cala di forno

Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno, parco dell'uccellina, percorso a4Cala di forno vista dal percorso a4 del parco dell’uccellina. Al contrario da quello che ci si aspetterebbe da un parco naturale, all’ interno del percorso si passa dall’oliveto più bello e meglio curato che abbia mai visto, con alberi sicuramente quasi secolari, con il prato rasato intorno e una potatura degna di un giardino all’italiana. Chissà  in quale etichetta di extravergine entrano quelle olive. Il sentiero per Cala di Forno è sicuramente il più facile; la baia, protetta dai venti di scirocco è uno dei luoghi marini più belli della Maremma.

Sicuramente è anche grazie alle 9€ del prezzo del biglietto e alle 2 ore di sentiero necessarie per raggiungerla che ne impediscono il medesimo destino di cala violina: assediato dai camper il parcheggio di Alberese, soprattutto in giornate come il primo di maggio, la cala sarebbe invasa da orde di bagnanti e campeggiatori.

La rocca di Montemassi restaurata

La rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudLa rocca di Montemassi, dopo il restauro della torre sudCampagna con vigne sotto MontemassiIn un pomeriggio finalmente pieno di sole e con il primo verde intenso della nuova primavera, sono passato da Ribolla. Poco oltre, dopo mesi di lavori, ho scoperto la rocca di Montemassi liberata dalle impalcature e restaurata. Dopo che a inizio del 2009 si evidenziavano rischi di crollo. Parte di una proprietà  privata, il castello è stato acquistato dal comune e messo in sicurezza, pensate che i lotti di terreno delle due torri appartenenti a due diversi proprietari, sono stati acquistati rispettivamente nel 2000 al prezzo di 8 milioni di lire e poco dopo l’altro per 25 mila euro. Incredibile. Anni fa in quell’area ho rinvenuto personalmente un’accetta in pietra con segni per i legacci e una moneta con il lato crociato. E’ un luogo meraviglioso.

Ho riportato a casa oggi pomeriggio questi scatti della rocca in tutto il suo nuovo splendore. Noto che anche gli antichi lavatoi sono stati restaurati e rimessi a nuovo, forse in via di trasformazione in una elegante abitazione.

Sto progettando una grossa novità  sul sito, tenetevi connessi…

Tre querce

dsc_5560_1agriturismo melograno sulla strada banditella 1dsc1621Il primo scatto ritrae una maestosa quercia sulla cima delle colline di Grancia. Le quercie da sughero impiegano anni per produrre la loro corteccia spessa e spugnosa. L’estrazione del sughero per la produzione dei tappi per il vino è un’operazione che viene effettuata su ogni albero solo ogni 12 anni, tempo necessario per produrre un sughero spesso e di buona qualità .

Se avete notato, gli alberi più belli sono sempre le quercie. Il secondo scatto ritrae due quercie più giovani sulle colline davanti ai Monti dell’Uccellina in una giornata talmente limpida da mostrare la sagoma della corsica oltre la linea del mare. Nel terzo scatto una quercia morta in mezzo ad una vigna nella piana di Braccagni.

Shangai, l’altra sponda di Marina

Pomeriggio a Shangai. Il quartiere mezzogiorno della Maremma, il lato triste di marina o il lato povero che ritrova la sua ricchezza in ciò che non ha già  esaurito.

Ho trascorso il gelido pomeriggio di ieri tra la spiaggia e le vie che si confondono ancora senza marciapiedi sotto la pineta. Il quartiere di Shangai da sempre così soprannominato per le baracche e per i colori sgargianti di un’ area che sembrava avere poco a che fare con quella borghese dell’oltre canale, è nato negli anni ’50 ospitando le case dei pescatori. Perchè il ponte ha sempre fatto da confine tra i villeggianti e i pescatori. E le sponde si sono sempre divise l’utilizzo tra le imbarcazioni piccole e sudice e il luna park, anch’esso polveroso come un villaggio del west.

CONTINUA…

Mareggiate e fiumi in piena

marina-sud-sanrocco_02_smmarina-sud-sanrocco_03_smNella prima settimana del 2010 dicono che così tanta neve non si vedeva in tutto il mondo da trent’anni. Un cattivo tempo che non ha portato in Maremma la neve, ma forti mareggiate, piene e talvolta anche alluvioni. L’ombrone per il secondo anno consecutivo si ritrova in golena con non poche preoccupazioni. Per sapere se uscirà  non bastano giorni di piogge torrenziali, il fattore chiave è il mare mosso. Insieme le piogge e il mare agitato in entrata, allagano la Maremma proprio come sta succedendo in questi giorni. Ecco due scatti da Marina di Grosseto a sud del canale San Rocco e dagli argini dell’Ombrone dove la protezione civile “passeggia” controllando il fiume. A Castiglione, il mare di maestrale colpisce la costa di sbieco con onde meno alte, ma con un spettacolo non meno sorprendente.

Monte Amiata, scatti di Natale

panorama-amiata_smamiata-tramonto-giallo_smSembra il fondale per il presepe, con il paese di Montegiovi. Due scatti ripresi tornando dalla strada per l’Amiata, dove ho trascorso il Natale in famiglia. Dopo una settimana intera di pioggia, il ritorno del tramonto è stato particolarmente giallo. Il paese più lontano è Castel del Piano. Sul secondo scatto, il sole basso proietta la sagoma del Montelabro sulle pendici dell’antico vulcano Amiata. Due panorami che considero natalizi per il loro contenuto paesaggisitico minuto e dettagliato. Buon Natale a tutti.

Le capanne di Principina

principina_a_mare_capanne_05le capanne di principina a mare, verso la foce del fiume ombronele capanne di principina a mare, verso la foce del fiume ombronele capanne di principina a mare, verso la foce del fiume ombroneprincipina_a_mare_capanne_02_0

Ancora sulla spiaggia di Principina, voglio pubblicare dei vecchi scatti scansionati dalla marea di diapositive che ho in archivio. Soprattutto delle capanne che sorgono sempre più fitte camminando verso la foce dell’Ombrone.

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