Dopo un estate caldissima e una siccità mai vista prima; probabilmente dopo la stagione calda piu lunga del decennio, forse nell’anno più caldo della storia. Metà novembre è stato più simile ad un settembre, in una estate infinita sul serio, non come quella del documentario surf di Bruce Brown.
All’improvviso è arrivata quella giornata dell’anno che solitamente metteva fine meteorologicamente e mentalmente alla bella stagione. Ed è come se quasi 6 mesi di caldo afa e siccità, con la loro cortina velata si fossero all’improvviso dissolte; quasi istantaneamente come un’alone sullo specchio.
Così il panorama è tornato cristallino, regalando una foto dalla grana fine e dettagliata: è come se la natura avesse ruotato la manopola degli ISO da 2000 a 25, restituendo colori accesi e dettagli dalla grana finissima, quasi invisibile.
Sono salito di corsa su per le scale del casale antico, ho attraversato il salone dei ricevimenti quasi al buio facendo slalom tra i mobili antichi coperti dalle lenzuola che riflettevano la luce violetta. Ho scattato una foto dalla finestra più alta, sollevandomi sulla Maremma, sempre dietro l’obiettivo, perchè odio le foto con i droni. Pochi istanti dopo la magia della luce era già finita.