Come sempre più spesso accade, l’afa umida di ferragosto si è scontrata con un fronte freddo. Il cumulonembo ha inghiottito la maremma mentre raccoglievo more sull’ombrone. Poco dopo un tetto sfiorava la mia auto volando via. Grandi danni, l’occhio della tempesta proprio su Alberese. Ha ceduto uno dei cipressi secolari lungo l’antica via Aurelia e decine gli ulivi abbattuti.
Un commento su "Tempesta di ferragosto"
18 Agosto, 2008 alle 12:38
Ehi Giuliano, allora se tu che mi freghi le more ? eheh, anch’io per more per fare la marmellata , la prossima uscita e’ per quella di fichi ! Ciao Giulio!