Da qualche giorno ho scambiato il letto dei fiumi per sentieri, e ho cercato di seguirli senza bagnarmi le scarpe, soprattutto senza caderci con la macchina fotografica.
Gli affluenti dell’Ombrone nella vallata tra Scansano e i Poggi del Sasso sono percorsi meravigliosi. Si passa da colline verdissime a calanchi rossi tufacei e terre di Siena.
Il problema è che non ci si ritrova mai dal lato giusto e seguirli a piedi significa dover continuamente trovare una via di guado per l’altra sponda; familiarizzare con i ciottoli più grandi nel mezzo del greto sperando che siano stabili quando si salta con la macchina a tracolla.
Però, abbandonando le prospettive stradali – che il fiume evita quasi sempre – si è certi di incontrare paesaggi nuovi.