Forse piu che in ogni altra competizione, lo scontro psicologico e antagonistico durante la regata velica tiene alta la tensione degli equipaggi. Il suono delle prue che tagliano le onde durante una brezza tesa non riescono a coprire il nervosismo, gli sfoghi, le provocazioni durante gli ingaggi ravvicinati. La frustrazione e la soddisfazione a seconda dei casi, è palpabile. Entusiasmo o imbarazzo per l’equipaggio intento a individuare ogni possibile regolazione degli strumenti per guadagnare anche un mezzo nodo di velocità …
Lo scontro è anche psicologico: chi supera lo fa a volte in un silenzio rispettoso, altre con grida e battute di scherno. Si perché il momento del sorpasso non è rapido e indolore. Sono minuti nei quali il più lento ammette la superiorità dell’imbarcazione o dell’equipaggio avversari e spesso si scarica in insulti, proteste di regolamento, accese discussioni. A volte le questioni si protraggono in porto dando luogo a vere e proprie risse.
L’esibizione o la dissimulazione del sorpasso si realizza tra dimostrazioni di ironia e scherno e comportamenti di finta noncuranza. Spesso durante la navigazione ci siamo lasciati andare alle ipotesi più divertenti per schernire l’avversario. Questi alcuni metodi:
- Fingere pesca alla traina per dimostrare assoluta superiorità nei confronti dell’altro equipaggio, nervoso e stremato per la difesa.
- Leggere un quotidiano del giorno, con lo stesso effetto di cui sopra: una superiorità così schiacciante da non considerare l’avversario in grado di reagire.
- Mostrare indumenti sottovesti o parti esposte, come le mutande o le chiappe, come facevano gli eserciti schierati sul campo per dimostrare coraggio e spavalderia.
- Diffondere con volume sostenuto sullo stereo a bordo, la cavalcata delle Valkirie. In mare anche un basso volume si sente per centinaia di metri, diffondendo la mitologica citazione di Apocalypse Now, simbolo di conquista, terrore e disfatta dell’avversario.
- Allestire sul ponte un set da disegno, dimostrando totale rilassatezza e sicurezza dipingendo le isole all’orizzonte mentre avviene il sorpasso. La frustrazione dell’equipaggio intento a provarle tutte per evitare l’arretramento sarà enorme.
- Nel momento di massima vicinanza tra gli scafi, offire cibo e bevande agli avversari per far capire che i primi a rifocillarsi al barraccio del porto non saranno loro.
- Ultima tecnica è quella di esibire la macchina fotografica e chiedere di realizzare una inquadratura da prua, spiegando il sorpasso con il desiderio di una foto frontale.
Ed è il caso di questa fotografia, sempre della regata della scorsa domenica all’Isola d’Elba.