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…e invece pioggia! Pasquetta rovinata

Pasquetta di pioggia sulla Val di RigoPutroppo il tempo non dà  tregua. Questo scatto dalla sommità  della collina in località  Val di Rigo: sole raro, vento gelido, piogge a tratti e comunque una pessima mattinata hanno rovinato la pasquetta, anche se al telegiornale proseguiva una finta celebrazione di picnic e salsicciate (forse dell’anno scorso). E’ stato uno sforzo anche trattenersi in cima alla collina con il vento sferzante che entrava nel colletto alto della giacca. Daltronde la foto di paesaggio impone l’attesa che le ombre delle nuvole stacchino il paesaggio nei punti giusti…

Sole, vino, asfalto e salsicce

Colline di Magliano in ToscanaDegustazione di vini, podere 414Parcheggio in collina per le auto d'epoca del "garage del tempo"Podere 414, Magliano in ToscanaL’astinenza da sole è finita, il lunedì di pasquetta à© alle porte. La notte si sentono i rombi dei motociclisti notturni. Camettisti, vespisti, bandabonnisti, alfisti, triumph-a-tori, i centauri su due e quattro ruote si lanciano tra i tornanti della Maremma. CONTINUA…

Berlusconi a Grosseto

Berlusconi a Grosseto

Tre querce

dsc_5560_1agriturismo melograno sulla strada banditella 1dsc1621Il primo scatto ritrae una maestosa quercia sulla cima delle colline di Grancia. Le quercie da sughero impiegano anni per produrre la loro corteccia spessa e spugnosa. L’estrazione del sughero per la produzione dei tappi per il vino è un’operazione che viene effettuata su ogni albero solo ogni 12 anni, tempo necessario per produrre un sughero spesso e di buona qualità .

Se avete notato, gli alberi più belli sono sempre le quercie. Il secondo scatto ritrae due quercie più giovani sulle colline davanti ai Monti dell’Uccellina in una giornata talmente limpida da mostrare la sagoma della corsica oltre la linea del mare. Nel terzo scatto una quercia morta in mezzo ad una vigna nella piana di Braccagni.

Shangai, l’altra sponda di Marina

Pomeriggio a Shangai. Il quartiere mezzogiorno della Maremma, il lato triste di marina o il lato povero che ritrova la sua ricchezza in ciò che non ha già  esaurito.

Ho trascorso il gelido pomeriggio di ieri tra la spiaggia e le vie che si confondono ancora senza marciapiedi sotto la pineta. Il quartiere di Shangai da sempre così soprannominato per le baracche e per i colori sgargianti di un’ area che sembrava avere poco a che fare con quella borghese dell’oltre canale, è nato negli anni ’50 ospitando le case dei pescatori. Perchè il ponte ha sempre fatto da confine tra i villeggianti e i pescatori. E le sponde si sono sempre divise l’utilizzo tra le imbarcazioni piccole e sudice e il luna park, anch’esso polveroso come un villaggio del west.

CONTINUA…

Alberese, il parco e l’ombrone sul National Geographic

In primo piano la spiaggia di Alberese, sullo sfondo la costruzione sregolata di Marina di Grosseto

Il National Geographic di questo mese dedica due pagine alla Maremma, quella perla di territorio tra Talamone e Marina di Grosseto”. Raccontando degli sforzi che portarono alla creazione nel 1975 del secondo parco nazionale protetto d’Italia dopo quello del Ticino, il Parco dell’Uccellina. Salvando questa meravigliosa zona dalle speculazioni edilizie e dalle “valorizzazioni” intese come lottizzazioni della terra agraria un tempo dominio delle pinete, dei cavalli e delle vacche maremanne.

Ecco perché in questo caso direi che la bella Maremma finisce proprio a Principina a Mare, ultima zona in parte preservata prima del canale San Rocco e soprattutto prima della “speculata” Marina di Grosseto. Il cuore del parco, citato anche dalle pagine del NG, è Cala di Forno.

No col gelato, congelato!

Formazioni di ghiaccio sul parabrezzaUn regalo a chi mi trova la citazione sul titolo del post.
Due scatti esemplari di questa mattina che riassumono la Maremma di questa settimana: brina che stratifica in ghiaccio, nebbia che segue il letto del fiume ombrone fin quasi alla foce, traffico quasi in tilt di una popolazione non abituata al bianco sulle strade. Il sole in verità  aveva i colori del tramonto stamattina.

Le stupefacenti formazioni di ghiaccio imitano le sagome di una foresta nordica con felci e abeti, ma dietro il parabrezza ghiacciato c’è un maremmano campo coltivato ad olivi. Quando uscendo in ritardo dal portone di casa mi sono reso conto che avrei anche dovuto aspettare che il motore si scaldasse, sono corso nuovamente dentro a prendere la macchina fotografica prima che l’aria calda sciogliesse il ghiaccio.

Scatti aggiunti alla galleria di Maremma.

Monte Amiata, scatti di Natale

panorama-amiata_smamiata-tramonto-giallo_smSembra il fondale per il presepe, con il paese di Montegiovi. Due scatti ripresi tornando dalla strada per l’Amiata, dove ho trascorso il Natale in famiglia. Dopo una settimana intera di pioggia, il ritorno del tramonto è stato particolarmente giallo. Il paese più lontano è Castel del Piano. Sul secondo scatto, il sole basso proietta la sagoma del Montelabro sulle pendici dell’antico vulcano Amiata. Due panorami che considero natalizi per il loro contenuto paesaggisitico minuto e dettagliato. Buon Natale a tutti.

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