Tre scatti di una Venezia reale
Tre scatti rubati in serata tra i giardini e l’arsenale. Cercando di evitare il luoghi comuni (geografici e letterali) della solita Venezia, quella più battuta e più fotografata. CONTINUA…
Tre scatti rubati in serata tra i giardini e l’arsenale. Cercando di evitare il luoghi comuni (geografici e letterali) della solita Venezia, quella più battuta e più fotografata. CONTINUA…
Lame di aratro incandescenti lasciati in discesa sulla terra durissima. Gli stecchi del grano ancora a cuocere sotto al sole graffiano i piedi come una spazzola di ferro. Ferro su ferro e le colline color ruggine mutano tonalità da un declivio all’altro come ossidate dalle sparute piogge. CONTINUA…
Mio nonno, pescatore di fiume si è sempre vantato di andare a pesca nell’Ombrone e tornare con le spigole provenienti dal mare. Però quello che leggiamo in questo articolo del Corriere della sera deve essere davvero troppo, se fin quasi a Grosseto arrivano meduse, triglie e orate. CONTINUA…
In questo scatto tutta l’attesa dei fuochi d’artificio con il pubblico che affolla la spiaggia in notturna del 16 Agosto. CONTINUA…
Spighe all’apice della loro maturazione ed essiccazione, a fine Luglio. Dopo pochi minuti verranno inghiottite dalla mietitrebbia. CONTINUA…
Se c’è una panoramica che vi fa sentire i più alti di tutti e vi da la sensazione di dominare la maremma dalle alte vette è quella che si vede in questo scatto. Circondati dalle nebbie come se si osservasse il mondo da una catena montuosa nella Tierra del fuego, siamo invece a Roccatederighi. CONTINUA…
Tre scatti che raccontano una siccità senza precedenti. Non lo ricordano neppure i più vecchi abitanti di Istia, il letto dell’Ombrone ridotto ad un rigagnolo. CONTINUA…
Tornato da una caccia fotografica davvero deluso: tutti i percorsi tentati per raggiungere il letto del fiume ombrone si sono rivelati inutili: cercavo una prospettiva che mostrasse per lungo tutte le spiaggie in secca fino al promontorio di Istia d’Ombrone. CONTINUA…