Lame di aratro incandescenti lasciati in discesa sulla terra durissima. Gli stecchi del grano ancora a cuocere sotto al sole graffiano i piedi come una spazzola di ferro. Ferro su ferro e le colline color ruggine mutano tonalità da un declivio all’altro come ossidate dalle sparute piogge.
Tre scatti nel vapore bollente di una pioggia che non arriva mai, anche quando i venti freschi della perturbazione hanno reso il cielo terzo. L’aria limpida si vede anche guardanado i piedi e le lame delle macchine agricole scintillano come affilati coltelli rimbalzando cerchietti nelle lenti degli obiettivi.
Scatti inseriti nella Galleria fotografica di Maremma.